“Il vino è conoscenza e cultura, non solo economia e sviluppo per i territori che lo producono. Quando si parla di ‘Cirò’ non si indica solo ‘il barolo del Sud’, come è stato definito, ma si evoca, dappertutto nel mondo e quasi con una sorta di istinto pavloviano, la civiltà magnogreca con i suoi splendori a fondamento della civiltà occidentale”.
VLo asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che dell’edizione in corso del Vinitaly a Verona dice: “Una grande occasione per far conoscere i nostri vini e gli uomini e le donne protagonisti di una stagione fortemente propositiva, innovativa e creativa. Vino con le carte in regola – aggiunge la consigliera regionale -, che è già tanto, ma insieme anche, di riflesso, ricchezze paesaggistiche, ambientali e storiche di una regione dal ‘cuore antico’ che, grazie al suo patrimonio vitivinicolo, può catturare l’attenzione del turismo internazionale di qualità. Perciò – conclude Flora Sculco – la presenza delle cantine calabresi al Vinitaly in rappresentanza di un settore che si presenta sul mercato con 10milioni di bottiglie, ci riempie di orgoglio. E spinge a sostenere ogni processo in corso, per agevolare gli imprenditori con ogni mezzo, sicuri che la qualità e la coesione degli intenti, possano affermare le singole etichette e nel contempo l’immagine di una regione che, se ci crede, può tagliare traguardi sempre più importanti”.