La seconda giornata è iniziata questa mattina nel ristorante la Sciara con la masterclass “Tutto sull’olio con degustazione cultivar e abbinamenti col cibo”
Tre ore di lezione condotte da Clara Minissale e tenute da Manfredi Barbera dei Premiati Oleifici Barbera (azienda d’eccellenza pluripremiata e oggi gigante internazionale del settore, pur conservando una salda anima siciliana).
Un accompagnatore d’eccezione per quasi tre ore di lezioni teoriche, degustazioni, abbinamenti e dimostrazioni pratiche, che ha guidato i partecipanti in un viaggio a 360 gradi alla scoperta del mondo e dei segreti della “nobile spremuta di frutta” (per usare una definizione a lui cara) e conferito infine ai presenti l’attestato di “Amici dell’olio”. Una prima introduzione teorica all’ “oro verde” che ha spaziato dall’analisi chimica e biologica dell’oliva alle tecniche di coltivazione, dalle interazioni climatiche e ambientali ai periodi e metodi di raccolta, dai diversi tipi di frantoio alle peculiarità del territorio, passando poi alla degustazione guidata e all’analisi sensoriale di quattro differenti cultivar autoctoni per un apprezzamento critico e consapevole delle loro peculiari caratteristiche, declinati in alcuni dei prodotti top di gamma di Barbera: la piccante e verdissima varietà Nocellara nel San Lorenzo numero 5, la dolce Biancolilla dai sapori tenui ma persistenti nel San Lorenzo numero 3, la Santagatese, più amara e vellutata, nella Dop Valdemone (che verrà lanciato sul mercato a partire da gennaio 2018) ed infine l’aromatica Cerasuola nel San Lorenzo numero 1.
Una lezione non solo completa ma anche “pratica-che-più-pratica-non-si-può”, proseguita nel giardino dell’hotel affacciato sul mare dove i presenti hanno potuto assistere alla spremitura in diretta di sei diverse tipologie di olive grazie ad un mini frangitore a martelli portato da Barbera per l’occasione, e quindi subito degustare l’olio appena franto, apprezzandone aromi, profumi e peculiarità. Infine, in chiusura, l’abbinamento dei quattro oli autoctoni precedentemente degustati con altrettanti cibi (San Lorenzo nr. 5 e salmone affumicato, San Lorenzo nr. 3 su caprese di bufala, Valdemone con pane di frumento e San Lorenzo nr. 1 con bresaola) per comprendere concretamente come l’extravergine sia davvero il “direttore d’orchestra” di ogni concerto gastronomico: quasi invisibile, ma indispensabile e determinante.
(cronachedigusto.it)