Nata al Sud e precisamente nella zona di Gioia Tauro, in Calabria, la ‘Struncatura’ è un piatto squisito con tutti i sapori della sua terra di provenienza ma appartenente alla cucina definita ‘povera’. Alcune fonti storiche narrano che la Struncatura data, la sua origine ‘misera’ per lungo tempo fu un piatto proibito e la popolazione lo consumava di nascosto.
La Struncatura, conosciuta anche con la denominazione ‘Stroncatura’ è un tipo di pasta secca realizzata rigorosamente a mano, di formato simile alle linguine e lunga una quarantina di centimetri. Già a fine Settecento la Struncatura veniva prodotta nei pastifici artigianali a Gioia Tauro con gli scarti delle crusche di molitura.
All’interno di alcuni documenti storici, a proposito della lavorazione e della realizzazione della Struncatura si narra che la farina venisse letteralmente ‘spazzata dal pavimento’ dei depositi, per poi essere raccolta e utilizzata nei pastifici che producevano questa pasta risultante scura, callosa e saporita.
Date le scarse condizioni igieniche vigenti durante la produzione di questa tipologia di pasta, per un lungo peiriodo ne fu vietata sia la vendita che la produzione.
Il buon sapore della struncatura e il prezzo basso furono la chiave di successo di questo formato di pasta divenuto il cibo preferito delle classi meno abbienti che, ai tempi, la condivano con olio degli ulivi della Piana di Gioia, peperoncino piccante, acciughe salate mollica di pane.