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“Struncatura Ammollicata”: patrimonio della Piana di Gioia Tauro

La pasta, patrimonio culinario italiano da secoli, è conosciuta ormai in tutto il mondo come prodotto tipico italiano da condire con qualsiasi tipo di sugo, crema aromatizzata, legumi o semplicemente con aglio olio e peperoncino. Esistono nella tradizione culinaria italiana infinite tipologie di pasta: dalla classica pasta fresca realizzata semplicemente con acqua farina e sale alla pasta all’uovo anticamente lavorata a mano; dalla pasta integrale alle più raffinate tipologie di pasta a base di farina di legumi o nero di seppia.

Ogni regione, propone nei lunghi ricettari tradizionali i propri primi piatti tipici, dove spesso sono presenti diversi formati di pasta noti o meno noti accompagnati da particolari condimenti. Nella tradizione culinaria del sud, una tipologia di pasta di spicco che sicuramente non si troverà neppur nei migliori ristoranti stellati di Milano è la “Struncatura”. Il particolare formato di pasta, realizzato con farina di grano saraceno, è simile alle linguine per forma ed appartiene al patrimonio culinario calabrese. La “Struncatura”, ha origini a Gioia Tauro e proprio lì viene sia realizzata da pastifici che la importano nelle grandi catene alimentari e all’estero, sia fatta in casa, soprattutto nelle famiglie più tradizionali.

La ” Struncatura”, può essere condita con diverse tipologie di sughi ed essere quindi l’ingrediente principale di numerosi primi piatti, ma il miglior modo per assaporare la qualità si questo particolare formato di pasta è quello di gustarla, come consigliato dagli abitanti di Gioia Tauro, “Ammollicata”.

“Struncatura Ammollicata” della Piana di Gioia Tauro

Ingredienti:

  • Struncatura: 360 g;
  • Aglio: 2 spicchi;
  • Alici: 30 g dissalate;
  • Capperi: 1 piccola manciata;
  • Olive nere: 60 g denocciolate;
  • Prezzemolo: 1 ciuffo tritato;
  • Peperoncino: 1;
  • 80 g circa di mollica;
  • Formaggio Pecorino: 2 cucchiai circa;
  • Olio extravergine d’oliva: q.b.,

Procedimento:
Scaldare l’olio extravergine d’oliva in una padella e farvi soffriggere l’aglio e il peperoncino a fuoco moderato. Nel frattempo buttare la struncatura in acqua bollente non salata.
Aggiungere nella padella in cui soffriggono aglio e peperoncino il resto degli ingredienti: le alici dissalate, i capperi e le olive denocciolate e tagliate a pezzetti. Versare un mestolo della stessa acqua di cottura della pasta e cuocere per 5 minuti.
Quando la pasta sarà cotta, saltarla nel sugo e cospargerla di mollica di pane abbrustolita e mista a poco pecorino e prezzemolo tritato.
Servite la “Struncatura Ammollicata” ben calda ed in porzioni abbondanti, e non dimenticate una leggera spolverata di peperoncino, magari calabrese.