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Strill Eat ad Expo 2015. Vi raccontiamo i padiglioni più belli e le eccellenze calabresi protagoniste all’esposizione universale

Di Marina Malara – Strilleat, il quotidiano del buon cibo calabrese, non poteva mancare ad Expo 2015. Un’esperienza importante in quello che, in questo momento, possiamo definire il centro del mondo. Perché il sito dell’esposizione universale a Milano è questo in realtà. E’ come fare un giro intorno al mondo in pochi giorni, solo visitando i centinaia di padiglioni che rappresentano tutti i paese del globo, con le loro tradizioni, i loro colori, sapori e suoni, le immagini che quasi tutti gli stand proiettano e le storie che si raccontano.

Certamente l’alimentazione, i cibi caratteristici ma anche le tecniche di coltivazione e le abitudini sono i temi principali. Ma si assiste anche a molti balli e concerti musicali tipici dei vari paesi con tanto di costumi tradizionali e strumenti mai visti prima sia a fiato che a corda.

padiglione vietnamCome nel padiglione del Vietnam dove il fiore di loto e l’acqua sono i due elementi simbolo. Riso, caffè, pepe, frutta secca e frutti di mare sono i prodotti esposti assieme all’artigianato in bambù, legno, porcellana, ceramica e tessuto. Bella anche la mostra di ceramiche antiche, risalenti a lontane dinastie, mentre al secondo piano vi è uno spazio commerciale dedicato soprattutto a tessuti, abiti e oggetti tradizionali.

 

padiglione IrlandaIl Padiglione Irlanda offre un viaggio alla scoperta della natura selvaggia della Wild Atlantic Way, itinerario costiero che si estende dalla Contea del Donegal a nord, alla Contea di Cork a sud.  Poi ampi assaggi della calda ospitalità degli irlandesi, il patrimonio storico e artistico, la cultura e la cucina contemporanea.

 

 

 

 

padiglione BahreinIl padiglione del Bahrain è dedicato al patrimonio agrario dello stato, alla sua cultura e alla celebrazione di piante e alberi da frutta tipici della nazione con dieci differenti orti botanici,  dove ognuna delle piante giungeranno a fioritura in un momento differente del semestre dell’Expo 2015.

 

 

 

 

 

 

 

padiglione brasileLunghe code di visitatori per entrare all’interno del padiglione del Brasile dove una grande rete attraversa il padiglione e simboleggia “l’insieme delle relazioni e rapporti che, integrati e combinati fra loro, fanno del Brasile una nazione leader nella produzione mondiale”.
Sulla rete si cammina e in qualche punto si salta anche per la gioia dei bambini ma anche dei “grandi”. All’interno invece vi è la Green Gallery, in cui sono coltivati ortaggi, fiori e frutti provenienti dal Paese sudamericano per poi proseguire in uno spazio di design dove i visitatori scoprono le materie prime e le tecniche più avanzate usate in Brasile per la diversificazione dei prodotti alimentari; al secondo piano, invece, schermi attivati da sensori “ampliano il racconto del Brasile agro-alimentare”.padiglione brasile 2

Il Padiglione dell’Angola richiama la forma di un baobab africano, l’albero sacro della cultura angolana. Un viaggio nell’alimentazione angolana che unisce influssi portoghesi, brasiliani e anche italiani. Sulla terrazza, oltre ad alcuni orti botanici, si trova il ristorante panoramico in grado di offrire diverse specialità ittiche come il cartoccio di pesce spada.

padiglione malesiaIl padiglione della Malesia ha la forma di quattro semi la cui struttura esterna è costruita con il “Glulam” o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile. Nel primo seme si esplora la diversità del Paese mentre nel secondo si possono trovare alimenti naturali e delizie gastronomiche provenienti dalle foreste pluviali. Nel terzo seme c’è tutto l’impegno per la protezione e salvaguardia delle generazioni future, con l’esibizione di erbe rare con proprietà medicinali. In conclusione, il quarto seme mette in mostra quanto di meglio ha da offrire la Malesia in campo musicale, artistico e culturale.

 

padiglione argentinaCon il tema Argentina te alimenta il padiglione del paese sudamericano è formato da una serie di silos interconnessi che rappresentano ingranaggi metallici di una macchina. La parte esterna è costituita da piante e prato, e aree con finiture in cemento colorato e specchi d’acqua. All’interno vi è un anfiteatro, aree espositive e installazioni che declinano il tema principale, Argentina ti nutre, secondo quattro sotto categorie Argentina nutre il mondo, Argentina nutre i suoi cittadini, Argentina nutre il sapere e Argentina nutre il dibattito.

 

 

padiglione azerbajanNel Padiglione Azerbaijan si snoda un percorso espositivo attraverso tre sfere di vetro su più livelli che rappresentano tre diverse biosfere con forme architettoniche moderne e semplici, realizzate attingendo ai materiali tradizionali quali il legno e la pietra lavorati in modo innovativo e abbinati a vetro e metallo.  I tre livelli che compongono il padiglione sono collegati da scale mobili mentre al centro delle lamelle di legno compongono la forma di un albero rovesciato. Questo grande albero percorre tutti e tre i piani dell’installazione e al termine delle lamelle sono collocate 19 piante di melograno.

 

Gli schermi che presentano i vari paesaggi dell’Azerbaigian sono installati in dei grandi strumenti musicali di legno, e la musica resta una delle linee guida di tutto il viaggio, così come i fiori, che concorrono a delineare le nove diverse aree climatiche della nazione.

 

 

 

Bellissima, a nostro parere, l’architettura del padiglione “Food for Thought” degli Emirati Arabi che prende ispirazione dal paesaggio di quella terra e si avvale di tecnologie verdi e sostenibili.

padiglione emirati arabiLo spazio del padiglione ha la forma di un canyon, lungo 140 metri, definito da setti e pareti curvilinee. L’architettura evoca le forme morbide e sinuose del deserto ed è frutto di una firma d’autore, quella dell’archistar Norman Foster e del suo studio. Una volta entrati dentro la grande gola che simula le dune del deserto, bisogna seguire il falaj (canale di acqua) virtuale che conduce nell’auditorium dove si assiste a “L’albero di famiglia”, film con effetti speciali che parla di tradizioni e modernità. La bimba protagonista, Sara, si ripropone in forma di ologramma in uno show interattivo, pensato per i più giovani. All’uscita assaggio di caffè arabo che rinfranca.

 

padiglione USA“American Food 2.0: Uniti per Nutrire il Pianeta” è il tema del Padiglione USA al quale si accede tramite una passerella in legno recuperato dal lungomare di Coney Island e che si ispira a un tradizionale granaio americano sviluppandosi come una struttura aperta su più piani. L’elemento distintivo del Padiglione è il grande ‘orto verticale’, da cui si ottiene un raccolto quotidiano. L’interno è ispirato a una fattoria agricola, una sorta di granaio aperto, ma modernissimo con pannelli solari e vetro foto cromato.

 

 

israeleLe prerogative del Padiglione Israele sono ancora una volta un campo verde verticale, installazioni multimediali e le storie di un popolo industrioso, di tecnologie all’avanguardia e aziende innovative che hanno fatto fiorire il deserto. Fields of Tomorrow, ovvero i campi domani, è il nome del padiglione israeliano che è principalmente attento alle tradizioni della sua terra, produttrice di latte e miele, ma anche alle più avanzate tecnologie sostenibili in agricoltura e alimentazione. Una sezione della mostra è dedicata alla Foresta KKL-JNF. Con all’attivo 240 milioni di alberi piantati negli ultimi 70 anni, si sta riforestando il paesaggio di Israele dando nuove chance a ecosistemi a rischio e creando una banca di semi.

padiglione franciaIl Padiglione Francia è invece ispirato al tipico mercato coperto luogo simbolo della cultura alimentare francese. Il tutto contenuto in una struttura di legno lamellare, di ottiva a valenza architettonica. Si valorizza soprattutto l’autosufficienza alimentare, l’accesso al cibo e la dimensione qualitativa dell’alimentazione.

 

 

 

 

padiglione Regno UnitoIl Regno Unito ha invece puntato tutto sul ruolo unico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema che si riflette anche nell’architettura del padiglione, con forti requisiti ecologici, che trovano origine nelle conquiste scientifiche più all’avanguardia, nelle agrotecnologie e nell’ingegneria agraria.

 

 

 

 

 

 

 

padiglione KazakistanIl padiglione del Kazakistan è sicuramente tra quelli più apprezzati dal publico , grazie soprattutto all’alto tasso tecnologico. Il Paese ospiterà l’Esposizione Internazionale dedicata all’Energia del Futuro del 2017. Grandi emozioni si sperimentano in una sala 3D con poltroncine dinamiche che rispondono alle sollecitazioni del filmato che lancia gli spettatori in un giro quasi dal vivo che parte dallo spazio per finire in fondo al mare, attraverso una cavalcata nella steppa e un viaggio ad Astana. Nello shanyrak, la classica apertura sul soffitto della case kazake, viene organizzato lo show di sand-painting (disegni con la sabbia) che descrive i principali momenti storici di formazione del Kazakhstan.

 

storione kazakistan

 

Il Padiglione Kazako ospita anche un acquario con storioni del Caspio, da cui si ottiene il famoso caviale. Successivamente si possono apprezzare le foto e le info suddivise in sei tematiche: la scienza agronomica kazaka, le risorse naturali, l’uso dell’acqua, le nuove tecniche agricole sostenibili e l’acquacultura.

 

 

 

 

mela KazakistanNon manca l’occasione di provare i prodotti tipici, dal latte di giumenta fermentato alla carne di cavallo, fino alle mele.

 

 

 

 

 

 

 

palazzo italia

 

 

 

Lo spazio più grande dell’intero sito di Expo 2015 è quello del Padiglione Italia all’interno del quale troviamo lo splendido Palazzo Italia ma anche il famoso Albero della Vita, fino alle aree regionali e tematiche.

 

 

albero della vita

 

 

 

 

Imperdibile lo show serale di acqua, musica e luci dell’Albero della Vita, ma i più attenti non possono trascurare la visita a Palazzo Italia, nonostante la lunga fila.

 

Dentro si parte con il percorso alla scoperta dell’Identità Italiana .

 

 

Si comincia dal saper fare, con 21 storie esemplari, una per ogni regione, di persone che si sono contraddistinte nella realizzazione di progetti inerenti l’alimentazione e l’ambiente. artigiani italiaTra queste anche la nostra corregionale Pina Amarelli, detta la “signora della liquirizia”, quella calabrese considerata la migliore al mondo.

pina amarelli

 

 

 

 

 

Al secondo piano su decine di schermi televisivi scorrono immagini di alluvioni, terremoti, disastri che hanno devastato l’Italia: ecco cosa succede quando gli esseri umani non salvaguardano il loro territorio.

 

 

cattolica di Stilo in Palazzo ItaliaSubito dopo l’atmosfera cambia perché nella sala degli specchi pareti, soffitto e pavimento riflettono senza sosta immagini mozzafiato scattate negli angoli più belli, anche calabresi, della nostra bellissima penisola. Lo spettacolo non finisce qui, perché anche le due successive stanze del percorso espositivo sono ricoperte di specchi, e sono dedicate agli edifici e ai monumenti più belli d’Italia, dagli arcinoti Palazzo Ducale a Venezia, piazza dei Miracoli a Pisa fino alla nostra Cattolica di Stilo. Ma come sarebbe Il mondo senza Italia? Lo possiamo vedere grazie ad un plastico, esposto nella sala successiva, dove il Mediterraneo, con la sola Corsica al centro, sembra un mare triste e desolato.
Al terzo piano si trovano le postazioni multimediali con cui è possibile firmare la Carta di Milano, il documento annunciato come l’eredità culturale di Expo 2015 che richiama ognuno ad assumersi le proprie responsabilità per garantire il diritto al cibo alle generazioni future.

orto calabriaNell’ultima sala c’è un enorme vaso a forma dello stivale con dentro le piante e finanche la terra provenienti da ogni regione italiana. In Calabria, ovviamente campeggia il bergamotto. bergamotto calabria

 

 

 

 

 

 

 

padiglione a Taste of ItalyTra gli altri spazi da visitare c’è sicuramente il padiglione Vino – A taste of Italy, interamente dedicato alla storia e alla cultura di vini e distillati, è un percorso multimediale e sensoriale attraverso i colori e i sapori della nostra ricchezza vitivinicola. Tra i 1400 vini da degustare (a pagamento) provenienti da tutta Italia, vi sono anche 24 vini calabresi, pochi in verità in confronto a quelli delle altre regioni.padiglione a Taste of Italy vini

 

 

 

 

 

 

spazio calabriaSul decumano troviamo anche lo spazio, piccolo e troppo sobrio, ancora  in verità, dedicato alla regione Calabria. In alcune settimane però si svolgono molti eventi organizzati e interessanti di cui vi diamo sempre notizia sulle nostre pagine web.