Slow food ha deciso di inserire tra i suoi presidi due ‘new entry’ rigorosamente campane: la torzella riccia e il carciofo di Pietrelcina.
La torzella riccia e il carciofo di Pietrelcina sono i due nuovi prodotti che entrano a fare parte della famiglia dei Presìdi Slow Food nella Regione Campania, e a renderlo noto è proprio l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo.
La torzella riccia è uno dei più antichi cavoli al mondo: “il suo viaggio – si legge in una nota – comincia più di 4000 anni fa nell’area orientale del bacino del Mediterraneo e per questo motivo viene chiamata anche cavolo greco”.
La torzella riccia viene raccolta a partire dal mese di novembre. Il suo seme è iscritto al repertorio campano delle varietà a rischio d’estinzione. A Pietrelcina, comune del Beneventano noto in tutto il mondo per aver dato i natali a Padre Pio, ha trovato invece il suo habitat ideale una particolare varietà di carciofo dal sapore particolarmente delicato.
La superficie coltivata a carciofi nella provincia di Benevento si è sempre aggirata intorno ai 30 ettari, la metà dei quali nel solo comune di Pietrelcina.