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Settore turistico Puglia: è allarme rosso crolla vendita di olio

Allarme rosso per il settore turistico soprattutto in Puglia, secondo Coldiretti regione più colpita dalla ‘crisi’ conseguente al blocco dovuto al coronavirus. A risentirne maggiormente è la produzione di olio d’oliva: crolla il fatturato e l’esportazione.

Le restrizioni dovute alla diffusione del Coronavirus, e le gravi incertezze sul futuro del comparto turistico, stanno provocando conseguenze drastiche al settore agrituristico soprattutto in Puglia. Il Salento, secondo alcuni dati diffusi da Coldiretti, potrebbe essere il più colpito considerato che è in testa alla classifica regionale per numero di strutture: sulle 876 totali, ne conta 360.

Tra le principali attrattive, maggiore attenzione va riservata alla produzione di olio d’oliva pugliese: in un’annata giudicata dagli esperti positiva, le vendite sono crollate e di conseguenza anche le grosse forniture alle strutture ricettive.

“Per il mercato americano – spiega Filippo de Miccolis Angelini, presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Puglia e titolare dell’agriturismo Masseria Salamina di Pezze di Greco (Brindisi), produttore di olio – fa rabbia pensare a quanto sta accadendo. L’olio veniva avvertito come un prodotto importante per la dieta. C’erano ospiti ogni giorno per visite, degustazioni. Ora è tutto chiuso, ci aggrappiamo alle consegne a domicilio e ai virtual tour”.