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Reggio, il mondo del sommelier: un percorso affascinante tutto da scoprire

Presentata l’edizione 2017/2018 del Corso AIS di qualificazione professionale per Sommelier

La vite e la vigna, l’uva e il vino, gli spumanti, i vini passiti e i liquorosi, il vino italiano e le sue leggi, la birra, i distillati e i liquori, il servizio e l’evoluzione del gusto a tavola. È questo il mondo del sommelier, un percorso affascinante da scoprire anche con visite in cantina e assaggi al ristorante, letture e tour enogastronomici. Un mondo che non ha precisi confini, perché pur mantenendo fede alla tradizione, si evolve all’evolversi della società, divenendo cultura e tendenza. Ma per apprezzare veramente il vino, occorre soprattutto conoscerlo. E imparare a degustare il nettare degli dei, significa assaggiare il vino con attenzione, collegare le sensazioni percepite alla sua storia e alla sua evoluzione, esprimere una sua valutazione condizionata il meno possibile dai gusti personali. Per raggiungere questi obiettivi, l’Associazione Italiana Sommelier, con più di mezzo secolo di vita alla spalle, propone un percorso didattico strutturato in tre livelli, per offrire al corsista un bagaglio tecnico e culturale che gli permetta di acquisire il titolo di Sommelier e, se in possesso dei requisiti richiesti, di Sommelier Professionista. Nei locali dell’Hotel Excelsior, la sera del 25 ottobre scorso la delegazione reggina dell’Ais, guidata dalla sommelier professionista Vittoria Dorato (in foto), ha alzato il sipario sul percorso di formazione che ogni anno coinvolge migliaia di amatori e addetti ai lavori nel settore ristorativo italiano, donne e uomini, studenti e pensionati, casalinghe e liberi professionisti, accomunati dalla passione per il vino.

La squadra reggina dei sommelier ha quindi illustrato al numeroso pubblico accorso un percorso formativo che culmina con lo studio delle tecniche di abbinamento cibo-vino.
Il programma di studio si articola in tre livelli:
Il 1° Livello approfondisce gli argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, che rappresentano le basi della professionalità del Sommelier, a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini fino all’organizzazione e alla gestione della cantina.
Il 2° Livello esplora il modo del vino e porta alla conoscenza della produzione italiana e straniera, con particolare attenzione al legame indissolubile con il territorio. Il 2° Livello perfeziona anche la tecnica della degustazione del vino, determinante per poterne apprezzare ogni sfumatura sensoriale e, in particolare, per esprimere un giudizio sulla sua qualità.
Il 3° Livello affronta la tecnica della degustazione del cibo e, soprattutto, dell’abbinamento cibo-vino, attraverso l’utilizzo di una scheda grafica e di prove pratiche di assaggio di cibi con vini di diverse tipologie. Al termine dell’intero percorso formativo è previsto un esame di abilitazione, superando il quale si consegue il titolo di Sommelier AIS.
Il materiale didattico fornito consiste in libri di testo, valigetta con i bicchieri e gli attrezzi da degustazione, quaderni per le prove pratiche di degustazione e di abbinamento.
Dunque, dopo Catanzaro, Vibo e Cosenza (sede della delegazione regionale guidata dalla presidente Maria Rosaria Romano) anche a Reggio è tutto pronto per brindare insieme all’Ais.
Il tutto, alla vigilia di un importante appuntamento in terra sicula, dove, a Taormina, si svolgerà il 51° Congresso nazionale che avrà quale punto focale le modifiche statutarie presentate dal Consiglio Nazionale.
E un motivo in più per non mancare all’appuntamento di Taormina, è dato dalla partecipazione del nuovo Miglior Sommelier della Calabria 2017, il reggino Domenico Bellantonio, alla finalissima del Concorso Miglior Sommelier d’Italia. (Clab)