La filiera dell’olio di oliva nelle aree del Mediterraneo è caratterizzata da diversi punti critici legati alla gestione del sistema produttivo agricolo, alla trasformazione ed alla qualità del prodotto finito. Proprio per superare queste criticità il Dipartimento di AGRARIA dell’Università di Reggio Calabria ha pensato ad un progetto Pon, adesso ultimato, i cui risultati sono stati illustrati dal responsabile scientifico, prof. Marco Poiana presso il Parco “Ecolandia” a Reggio Calabria, un luogo simbolo delle sperimentazioni eco-compatibili sul territorio.
Con il nickname OLIO-PIU’ è stato riassunto il più lungo titolo del workshop che di fatto si è occupato di “Sistemi tecnologici avanzati e processi integrati nella filiera olivicola per la valorizzazione dei prodotti e dei sottoprodotti, lo sviluppo di nuovi settori e la creazione di sistemi produttivi ecocompatibili”.
Più sinteticamente si punta al miglioramento della filiera produttiva dell’olio di oliva, attraverso interventi mirati al miglioramento e alla produzione di valore aggiunto in diversi segmenti della stessa. La diversità climatica e la particolare orografia del territorio ha favorito lo sviluppo di diversi agro-sistemi olivicoli con caratteristiche varietali, modelli di impianto e gestioni colturali molto variegate, che danno origine a prodotti estremamente eterogenei.
Tali prodotti se non opportunamente tipicizzati e valorizzati possono rappresentare un limite alla loro collocazione commerciale. Serve dunque maggiore innovazione tecnologica per ottenere prodotti ad elevato valore aggiunto. Per questo motivo si è costituito un partenariato tra Enti di Ricerca come il Dipartimento di AGRARIA dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Istituto per la Tecnologia delle Membrane (ITM) del CNR di Rende, il Centro di Ricerche per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI) di Rende assieme a delle realtà private costituite dalla capofila la Cooperativa di Olivicoltori CONASCO di Reggio Calabria, l’ISOLAB di Reggio Calabria, il Centro Analisi Biochimiche (CAB) di Rizziconi (RC) e l’Olearia S. Giorgio di S. Giorgio Morgeto (RC).
Il progetto ha evidenziato una parte di ricerca industriale, i cui risultati sono stati presentati nel workshop, e una attività di formazione che ha visto impegnati sette promettenti laureati in discipline scientifiche in un percorso volto alla “Formazione di capitale umano altamente qualificato per lo sviluppo della filiera olearia esperto di tecnologie produttive, di tecniche analitiche e di sistemi di recupero e valorizzazione dei sottoprodotti.
Ai lavori del workshop hanno partecipato importanti ospiti internazionali come il Direttore esecutivo del Consiglio Olivicolo Internazionale (COI), Dott. Jean Luis Barjol, oltre all’Esperto Tecnico Scientifico, nominato dal Ministero, prof. Antonio Cimato. Dopo i saluti del Dott. Milasi (presidente Ecolandia) e della Dott.ssa Santagati (A.R.P.A.CAL.) si sono susseguite una serie di relazioni in cui i vari partner hanno illustrato i risultati conseguiti durante gli anni in cui si è sviluppato il progetto.
L’Esperto del Ministero, prof. Cimato, ha evidenziato come nel corso degli anni in cui si è sviluppato il progetto siano state risolte le criticità palesate e come lo stesso progetto ha potuto fornire dei risultati concreti e utili per tutto il comparto olivicolo, calabrese in particolare.
Il Direttore COI, Dott. Barjol, ha concluso il Workshop illustrando ampiamente le attività del Consiglio Oleicolo Internazionale e ha manifestato ampio apprezzamento per i risultati acquisiti da OLIOPIU’ che derivano da una forte sinergia tra Enti di Ricerca e aziende produttive, cosa che non sempre si rende possibile.
