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Prodotti tipici – Il butirro calabrese, formaggio con il ‘cuore’ di burro

La Calabria è un universo di specialità gastronomiche, eccellenze del bere e del mangiare oramai rinomate e apprezzate non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Per la rubrica ‘Prodotti Tipici’ il butirro calabrese, formaggio con il cuore di burro.

Si tratta di un formaggio grasso, fresco, a pasta molle e filata, prodotto con latte di vacca e che va consumato fresco. Proviene soprattutto dall’Altopiano Silano, nasce per conservare il burro all’interno di una pera di pasta filata.  Il Butirro prende il nome dal fatto che internamente è farcito di burro e nasce proprio per conservare a lungo quest’ultimo, viene chiamato anche manteca, piticelle o burrino.

Ha la forma di un caciocavallo ma è molto più piccolo, raramente supera i 300 grammi: ha una crosta sottile e lucida, che racchiude un cuore di burro più o meno chiaro, secondo la stagionatura. Può essere consumato da solo come antipasto, oppure utilizzato per condire primi e paste fresche. Si può anche tagliare per ottenere fette che comprendono l’involucro di pasta filata e il burro, è ottimo spalmato sulla squisita “fedda rossa”, tipico pane tostato.

In passato, durante la transumanza, veniva impiegato come merce di scambio. Si produce tradizionalmente durante la primavera e l’estate, quando le lattifere sono al pascolo.

Si tratta di una specialità calabrese poco conosciuta negli ultimi anni, e quasi a rischio ‘estinzione’. La produzione tradizionale del butirro infatti è diminuita notevolmente sia a causa delle normative che richiedono investimenti troppo alti per i produttori locali, sia a causa delle politiche europee sulle quote latte. La vacca podolica, che necessita di grandi spazi aperti, è quasi scomparsa dai pascoli calabresi.