Si è svolto presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Conte M.M. Milano” di Polistena (RC) il convegno internazionale sull’olio extravergine di oliva dal titolo: “Oro extravergine di oliva” l’olio di oliva come risorsa comune dei popoli del bacino del Mediterraneo.
Ad aprire i lavori il Dirigente scolastico Franco Mileto il quale ha evidenziato come l’olio extravergine di oliva oltre agli aspetti di profitto e gastronomici è anche il valore comune identitario dei Paesi del bacino del Mediterraneo. A seguire i saluti e la testimonianza del Fiduciario della Condotta Slow Food “Versante dello Stretto e Costa Viola” Dott. Francesco Foti, il quale afferma che l’olio di oliva da secoli accompagna l’umanità e sono antichissime le testimonianze storiche e culturali ed è così che Slow Food si schiera a difesa di quegli olivicoltori che producono in modo buono, pulito e giusto. Il Fiduciario della condotta Slow Food “Versante dello Stretto e Costa Viola” ha messo in evidenza l’operato dell’associazione sempre più attiva sul territorio reggino per la salvaguardia dei prodotti autoctoni e a difesa dei piccoli imprenditori che giornalmente lavorano per produrre cibo sano e genuino.
Tra i saluti istituzionali presente anche il Prof Giuseppe Bombino Presedente dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, il quale ha rassicurato i produttori di olio sul problema che ultimamente sta preoccupando un pò tutti gli addetti ai lavori del comparto olivicolo e cioè l’ingresso di 35000 tonnellate anno per soli due anni di olio proveniente dalla Tunisia. Tale quantità, dice il Presidente del Parco, è una quantità risibile e non deve preoccupare tanto l’ingresso di olio Tunisino in Europa quanto le mancate attenzioni, anche e soprattutto da parte delle istituzioni, agli olivicoltori.
Apre ufficialmente i lavori il Prof. Carmelo Maria Musarella responsabile scientifico del progetto e docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Presente al tavolo, composto da illustri docenti Universitari provenienti da Spagna, Grecia e Algeria come il Prof. Eusebio Cano che ha relazionato sulla bioclimatologia come strumento per una gestione sostenibile degli uliveti nel mediterraneo, Dott.ssa Elisavet Maria Valanou che ha relazionato sulla dieta mediterranea e sull’esperienza greca dello studio European Perspective Investigation into cancer and nutrition, la Dott.ssa Ourida Abidat che ha relazionato sulla situazione prospettive dell’olivicoltura in Algeria anche Docenti universitari dell ‘UNICAL di Cosenza nella persona del Prof. Giovanni Sindona che ha relazionato parlando dell’alta tecnologia nella certificazione della qualità, sicurezza ed origine dell’olio e dei Dottori Bruno Bernardi e Souraya Benalia del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che hanno relazionato rispettivamente sullo studio delle vibrazioni trasmesse alle piante di ulivo da sistemi di raccolta meccanica e sull’applicazione dei sistemi di visione artificiale dell’industria olearia. L’interessante convegno ha visto presente anche la Dott.ssa Simona Giampaoli in rappresentanza dell’Istituto Superiore di Sanità che ha affrontato il tema delle abitudini alimentari degli italiani.
Il convegno si è svolto in due sessioni. Durante la mattinata si è affrontato il tema dell’olivicoltura sulle rive del Mediterraneo e del rapporto tra olio di oliva e Mediterraneo; in tale ambito il Dott. Antonio Paolillo, tecnologo alimentare, ha relazionato sulle operazioni di trasformazione e conservazione dalla drupa all’olio, evidenziando come un processo di estrazione di olio dalle olive non corretto e razionale possa compromettere seriamente la qualità del prodotto finito e cioè dell’olio concludendo il suo intervento dimostrando che un buon olio extravergine di oliva non può che essere il risultato di corrette e idonee operazioni che vanno dalla raccolta delle olive sino alla fase di separazione dell’olio dalle acque di vegetazione e sansa. Subito dopo ad intervenire è stata la Dott.ssa Giovanna Belmusto (ARPACAL) che ha messo in evidenza la chimica dell’olio e come le sue molecole svolgono una azione preventiva contro alcune patologie quali infarto e diabete.
Nella sessione pomeridiana si è dato spazio al tema della qualità dell’olio di oliva e salute umana, dove il Dott. Pier Francesco Tripodi ha relazionato sui corretti stili di vita alimentari al fine di prevenire e anche curare patologie croniche. E’ stato dato spazio anche alle analisi chimiche che si effettuano sull’olio di oliva e a tal proposito il Dott. Carmine Ventre del Centro Analisi Biochimiche di Rizziconi ha illustrato gli aspetti biochimici degli oli extravergini di oliva di cultivar calabresi.
Hanno partecipato all’evento anche gli studenti dello stesso istituto tecnico industriale “M.M. Milano” i quali hanno dimostrato molta attenzione alle tematiche dell’ambiente, della produzione e della sostenibilità ambientale e che sono stati anche protagonisti nell’organizzazione e nella gestione dei servizi offerti ai partecipanti e ai relatori.
A conclusione dei lavori il responsabile scientifico del progetto Carmelo Maria Musarella ha rilevato lo l’ alto valore scientifico e culturale dell’evento che si è tenuto proprio nel cuore della produzione olivicola e cioè nella Provincia di Reggio Calabria.