Profumata, saporita e antichissima: la Pizzata calabra a tratti ad oggi poco conosciuta è un gustoso pane di mais calabrese che vanta una lunga tradizione e caratteristiche peculiari che la rendono un prodotto unico da provare.
Diffusa soprattutto nei comuni della Comunità Montana della Limina), in particolare quello di Mammola, ed in quelli montani limitrofi della provincia di Vibo Valentia, soprattutto Fabrizia, la Pizzata calabra un tempo era considerata il pane dei poveri.
La Pizzata calabra veniva principalmente realizzata durante l’inverno in occasione della macellazione del maiale e della macinazione delle olive al frantoio per poter assaggiare l’olio. Oggi, la pizzata calabra conosciuta anche come pane di mais calabrese è una vera specialità che di povero ha soltanto le origini e che, anzi, viene particolarmente apprezzata dai turisti.
La Pizzata si presenta con la classica forma di una pagnotta rotonda di misura medio piccola, del diametro di circa 20 centimetri, altezza di circa 5 e peso compreso tra i 500 grammi e, più raramente, un chilo. La crosta, leggermente croccante, è di colore giallo scuro e racchiude una mollica di colore giallo oro. Si distingue per la fragranza gradevole conferita dall’ottima farina di mais utilizzata e per ilsapore intenso, persistente e gustoso.
Ciò che rende, quindi, speciale la Pizzata è l’utilizzo di una farina di elevata qualità, ottenuta dalle specie di granturco coltivate nei terreni montani non irrigui e poi macinate esclusivamente al mulino ad acqua per mantenere inalterate le proprietà gustative ed olfattive. Le antiche cultivar locali sono state progressivamente sostituite da varietà selezionate che garantiscono una maggiore produttività. Particolarmente diffuso nel territorio di Mammola, può essere acquistato presso le panetterie, i forni e i negozi di alimentari locali.
L’usanza vuole che la Pizzata debba cuocere in forno alimentato da legna stagionata, adagiata su pale di legno sulle quali sia stato sistemato un letto di foglie di castagno che contribuiscono a conferire al pane il particolare aroma che lo contraddistingue.