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Pasta: chi la evita non ha un’alimentazione sana

È uno dei prodotti simbolo del Made in Italy per eccellenza, protagonista indiscussa soprattutto a pranzo e realizzata in più di mille varietà: la pasta, uno dei cibi italiani più importati, non dovrebbe rappresentare una rinuncia e di seguito vi spiegheremo il perché.

Coloro che si ritrovano a dover fare i conti con l’ago della bilancia, spesso e volentieri avviano il proprio regime dietetico eliminando totalmente la pasta. Al contrario di quanto si pensi, sembra proprio che il consumo di questo alimento sia collegato a una maggiore assunzione di nutrienti e una migliore qualità dell’alimentazione, e questo è quanto emerso al termine di una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition, che analizza le diete di adulti e bambini.

Lo studio, condotto dal ricercatore Yanni Papanikolaou, ha esaminato le associazioni tra consumo di pasta e assunzione di nutrienti in 323 bambini e ragazzi e in 400 adulti; il risultato? In coloro che non hanno rinunciato alla pasta, i ricercatori hanno notato una migliore qualità generale dell’alimentazione e un’assunzione giornaliera inferiore di grassi saturi e zuccheri aggiunti.

“Mangiare quotidianamente una porzione di pasta proporzionata in base al fabbisogno del singolo individuo – hanno spiegato gli autori – può avere benefici per la salute pubblica”.