Nonostante le restrizioni da Covid, le mamme e le nonne calabresi anche quest’anno realizzeranno i tipici dolci pasquali calabresi, simbolo in tavola della Pasqua a fianco alla classica colomba, alla pastiera e alle uova di cioccolato.
In ogni regione d’Italia è ‘buona usanza’ realizzare i dolci tradizionali che affiancano i tipici dolci pasquali. In Calabria i dolci pasquali hanno origini molto antiche e sono simbolo di rinascita, tant’è che regalarli è considerato un vero e proprio gesto d’amore e di pace.
Pasqua in Calabra: cuzzupe e ‘ncinetti
I dolci di Pasqua calabresi hanno una denominazione diversa in base al luogo in cui vengono realizzati: le “cuzzupe”, che a Reggio Calabria vengono denominate “gute” o “cudduraci”, sono i dolci tipici della tradizione pasquale calabrese e vengono realizzate a forma di pesce, di cuore, di gallina o intrecciati. Solitamente le cuzzupe vengono realizzate qualche giorno prima della domenica di Pasqua.
Questi dolci dalle forme svariate, tra le loro particolarità hanno una decorazione particolare realizzata con l’aggiunta di uno o più uova con il guscio solitamente poste al centro, che in forno diventeranno sode. L’uovo fa parte della ricetta tradizionale delle “cuzzupe”: in alcuni paesi della costa jonica calabrese questi dolci, in passato, rappresentavano l’amore di ogni donna per il proprio uomo e venivano realizzati per regalarli al fidanzato il giorno di Pasqua. Si narra che più grandi e numerose erano le uova, più era grande l’amore che si provava.
Gli ‘ncinetti
In alcuni paesi della Calabria e soprattutto in provincia di Vibo Valentia, per Pasqua si preparano anche gli ‘ncinetti’: golosi biscotti ricoperti con glassa di zucchero realizzati con farina, zucchero, burro, lievito e latte. Gli ‘ncinetti hanno la classica forma delle ciambelline e dopo la cottura vengono ricoperti con una glassa di acqua, zucchero e limone.