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‘Paninu cu satizzu’, un mito culinario reggino inimitabile

Divenuto oramai uno dei simboli della tradizione culinaria calabrese, il ‘Panino cu satizzu’ è per i reggini una di quelle pietanze alla quale non si può di certo rinunciare. Simbolo dello street food reggino, questa prelibatezza è una di quelle specialità che soprattutto durante il periodo delle festività mariane, ma non solo, è possibile gustare in quasi ogni anglo della città e rappresenta un vero e proprio ‘mito culinario’ per i cittadini che sembra non riescano a farne a meno.

Il ‘Panino cu satizzu’, nonostante per molti sia semplicemente un panino con all’interno un nodo di salsiccia, è più che un classico panino per i reggini che ogni anno, nel periodo delle festività mariane, vanno alla ricerca del più buono e, perché no, del più ricco.

Cosa lo rende così speciale? Per trovare una risposta a questa domanda, e per descrivere questa prelibatezza nel miglior modo possibile, basterebbe pensare ad alcune peculiarità che rendono questo panino dal cuore reggino differente da un tradizionale panino: lo si può gustare passeggiando sul lungomare o comodamente seduti, magari con un calice di vino rosso o una birra ghiacciata; la salsiccia (che sia classica, piccante o cunzata) viene grigliata al momento; al suo interno, oltre alla salsiccia, il panino può essere arricchito con prodotti tipici calabresi come peperonata, cipolla rossa di tropea in agrodolce o fritta, patate fritte, nduja e chi più ne ha più ne metta.

Il ‘Panino cu satizzu’ è inoltre una di quelle pietanze che con il suo profumo inebria la città soprattutto durante il periodo delle festività mariane, e lascia un ricordo indelebile nel cuore di coloro che lo assaggiano per la prima volta o che ritornano a Reggio Calabria, proprio nel mese di settembre, per l’atmosfera di festa che solitamente si respira in città e per gustare questo panino inimitabile.