Secondo una ormai consolidata tradizione, sabato 25 marzo p.v., con inizio alle ore 10:00, a Reggio Calabria, presso l’aula magna dell’Istituto “Boccioni-Fermi” (via Sbarre Superiori dir. Laboccetta, n. 25), nel quadro della decima edizione della manifestazione ‘ Olio in piazza’, si svolgerà il convegno sul tema:
«EVO “Social”:
Riorganizzare la produzione in filiera
Tracciare, certificare e COMUNICARE la qualità
Rilanciare le opportunità di reddito per gli olivicoltori»
Rappresentanti delle istituzioni, della università, del mondo della scuola nonché diversi attori della filiera olivicolo-olearia, analizzeranno le opportunità del Piano Olivicolo Nazionale di innescare un processo di rinnovamento e innovazione negli areali olivicoli della provincia reggina, puntando – per un verso – sulla ricerca e sperimentazione per creare nuovi modelli di olivicoltura che permettano di aumentare la produttività, anche attraverso l’impiego di tecniche agronomiche rispettose delle risorse naturali e idriche e – per altro verso – sulla innovazione tecnologica per ottenere oli di qualità superiore, tracciati, certificati e di particolare pregio sotto il profilo organolettico.
Un tema ulteriore sarà quello della importanza di campagne più strutturate di comunicazione e promozione svolte dalle istituzioni, anche attraverso i nuovi media, per aprire alle produzioni olearie nuovi spazi e circuiti commerciali e della necessità della aggregazione e organizzazione economica degli operatori della filiera per creare un sistema capace di consolidare la identità delle produzioni olearie locali in modo che possano distinguersi sui mercati nazionali e internazionali.
«All’interno di mercati sempre più esigenti – dichiara il presidente del Conasco, Carmelo Vazzana – il futuro reddituale per le aziende è nelle produzioni di qualità: extravergini, tracciati, biologici, sapientemente composti in vari tipi di blend ma anche produzioni di altri oli che, avendo sempre i requisiti organolettici e merceologici richiesti dal mercato, possono ambire a un loro riconoscimento commercialmente remunerativo.
Nonostante il bilancio negativo dell’ultima campagna olearia, la crisi economica che ha colpito anche il settore oleario, il Conasco crede ancora nella possibilità di realizzare un progetto di riorganizzazione e di rilancio della olivicoltura nella provincia reggina.
Per accettare la sfida dei mercati che richiedono oli di qualità elevata ma a costi competitivi è però necessaria la cooperazione tra aziende o forme associative in grado di rappresentare gli interessi dei produttori e di fornire al settore olivicolo-oleario un supporto concreto sotto il profilo organizzativo e strategico».