Se il bergamotto viene oramai identificato come l’ ‘oro’ della Calabria, non bisogna comunque dimenticarsi del cedro, altro agrume tipicamente calabrese. Si tratta di uno dei frutti simboli della Calabria e di tutto il Mediterraneo, il cedro è un agrume che cresce nella zona della Calabria nota come Riviera dei Cedri. Il frutto è sferico, con una buccia rugosa spessa che diventa gialla nella fase della maturazione e dotata di un profumo dolce e inimitabile.
Il frutto è ricco di sali minerali, vitamina C e zucchero, mentre è praticamente privo di grassi e proteine. Antichissime le origini del cedro, nella Bibbia infatti viene citato circa 70 volte e descritto come il frutto dell’albero più bello e come il pomo proibito del Giardino dell’Eden. Per questo i rabbini di tutto il modo, ogni estate, tra luglio e agosto, si danno appuntamento proprio a Santa Maria del Cedro. E insieme ai contadini del posto selezionano ad uno a uno i cedri migliori per la festa delle Capanne (Sukkoth).
In cucina, il cedro viene utilizzato in diversi modi, e non solo come ‘ornamento’ o con funzioni aromatiche, come nel caso dei risotti. Viene utilizzato sia per la realizzazione di marmellate e conserve, sia per accompagnare piatti di carne o di pesce, oltre che in ambito dolciario. Sono tipiche della Calabria infatti le foglie di cedro cotte e arrotolate, ripiene di uva passa e scorza di cedro a pezzi. Impossibile dimenticare il liquore di cedro, particolarmente aromatico, o lo sciroppo di cedro, ottima idea per insaporire i pancakes. La crema viene utilizzata per riempire bignè o nelle torte, mentre la classica ‘cedrata’ è una bevanda dissetante, che soprattutto in estate viene scelta per ‘placarsi’ dalle alte temperature.