CHE COS’E’?
Muscolo di Grano: una vera evoluzione nel campo alimentare perche’ è una valida alternativa alla carne, non solo per i vegetariani ma anche per chi desidera ridurre il contenuto di proteine animali nella propria dieta. Ha un valore nutrizionale simile alla carne, ma è totalmente vegetale; è ideale quindi per chi desidera avere un alimentazione sana gustosa e nutriente, ma con tutti i sapori della cucina mediterranea; il frumento e i legumi sono gli ingredienti di base e rendono il muscolo di grano più completo di seitan, soia e tofu, ma soprattutto è un valido sostituto per chi decide di limitare o abolire dalla propria alimentazione il consumo di carne e pesce, seguendo un alimentazione priva di grassi e colesterolo.
PERCHE’ NASCE?
Il muscolo di grano nasce soprattutto da un bisogno di salute; è stato ideato da Enzo Marascio nel 1991 quando, affetto da ipertensione e diabete, decise di abbandonare le classiche medicine tradizionali per curarsi esclusivamente con una sana e corretta alimentazione. Si dedicò pertanto alla ricerca di validi alimenti da sostituire alla carne e scoprì il seitan, che iniziò a prepararsi in casa , ma non lo soddisfava nè come gusto nè come nutrimento. Cominciò a speziare il suo seitan e, per renderlo più nutriente, aggiunse le lenticchie, che già gli piacevano molto. Il risultato non fu subito soddisfacente, ma giorno dopo giorno nella sua cucina, si impegnò a migliorare il suo impasto iniziale. Una mattina, un po’ per errore e un po’ per caso, quell’impasto lasciato la sera prima sul tavolo della cucina, prese una consistenza diversa dal solito ma, tuttavia, molto particolare, simile ad una muscolatura di grano. Inizialmente non diede subito importanza alla cosa, ma a quell’impasto nato per errore in casa, dedicò molti anni di lavoro…
Ed ecco che nasce un prodotto innovativo e tradizionale, perfettamente in linea con i più popolari piatti della nostra cucina, con pazienti perfezionamenti tra il buon grano italiano (Senatore Cappelli) e la farina di lenticchie, sapientemente combinati con gli aromi, le spezie, le erbe e i fiori del Mediterraneo – di cui l’Italia è ricca. Il Muscolo di Grano diventa in poco tempo una bandiera per i vegetariani/vegani – e non solo – di tutta Italia, che finalmente non devono più rinunciare all’arrosto della domenica, alla cotoletta alla milanese (la famosa orecchia d’elefante) o lo spezzatino, il filetto, la bistecca, il ragù macinato, e persino la porchetta!
VALORI NUTRIZIONALI
A differenza delle proteine animali, spesso ricche di grassi saturi e colesterolo , il muscolo di grano è particolarmente ricco di grassi polinsaturi, soprattutto di acido linoleico, precursore degli acidi grassi della serie omega-sei.
Il muscolo di grano viene commercializzato in formati di diverse dimensioni e sapori, che ricalcano la forma dei tradizionali alimenti carnei: bistecche, filetti, spezzatini, tagli per arrosto, affettati ecc, da passare in padella.
Grazie all’integrazione delle proteine dei cereali con quelle dei legumi, il muscolo di grano vanta un buon valore biologico, dato che le carenze delle varie farine vengono colmate reciprocamente. Il frumento è infatti povero di lisina, mentre i legumi sono poveri di amminoacidi solforati (metionina e cisteina).
Per la presenza di glutine, il muscolo di grano, non è però adatto all’alimentazione del celiaco, mentre le proteine della soia lo rendono controindicato alle persone allergiche a questa leguminosa. Inoltre, considerato il ridotto contenuto in ferro altamente biodisponibile, l’assenza di vitamina B12 e possibili carenze aminoacidiche, il muscolo di grano non può sostituirsi del tutto alla carne. Dato che la proporzione tra i quantitativi di proteine animali e vegetali nella dieta dovrebbe attestarsi a valori di 1:2 – 1:3 (1:1 durante la crescita), il muscolo di grano può tranquillamente sostituire la carne in più pasti settimanali. Trattandosi di un alimento povero di grassi e calorie, ma particolarmente ricco di proteine, il muscolo di grano può trovare ampio spazio anche nell’alimentazione degli sportivi e nelle diete ipocaloriche.