Caffè Guglielmo sbarca in Cina. L’azienda calabrese ha inaugurato una caffetteria a Qingdao, continuando cosi il proprio percorso di espansione al di fuori dei confini nazionali. Caffè Guglielmo oggi fattura 15 milioni di euro, mentre sono 14 gli store che espongono il marchio aziendale in Italia: Bologna, Botricello, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Firenze, Furci Siculo, Lamezia Terme, Rossano, S. Andrea sullo Jonio, Torino e Vibo Valentia.
Il caffe’ finisce sui due mercati di consumo: quello del settore domestico e quello del settore bar. “L’azienda – spiega all’AGI Daniele Rossi, consigliere delegato dell’azienda e nipote di Guglielmo Papaleo, fondatore dell’impresa – crede nel valore del suo know-how, fatto di un sapere antico ma sempre aggiornato dalle nuove metodologie del settore”. Punto di forza e’ l’innovazione tecnologica.
“Caffe’ Guglielmo – prosegue Rossi – e’ attenta ai cambiamenti e alle nuove tecnologie e investe continuamente nelle migliori tecnologie e attrezzature per assicurare una qualita’ dei prodotti di standard elevato. La dotazione strumentale impiegata nell’attivita’ produttiva e’ all’avanguardia e la scelta di investire nelle tecnologie e nei macchinari di ultima generazione e’ sempre fatta nell’intento di perseguire la crescita pur con il doveroso riguardo a preservare ed enfatizzare l’anima artigianale dell’azienda”.
La sfida al mercato cinese nasce da scelte precise e figlie di un’attenta programmazione ” Il mercato cinese e’ sottovalutato, li il caffe’ non esiste. Bevono prodotti solubili e in filtro. Abbiamo gia’ 12 punti vendita nella Corea del Sud, dove apprezzano particolarmente il nostro espresso. Grazie ai nostri partners siamo riusciti ad arrivare ai cinesi. Mi piace sottolineare che l’internazionalizzazione non e’ soltanto la vendita dei prodotti all’estero, ma entrare nella cultura di un paese, creare una nuova mentalita’ e fare esperienze nuove”.
Testa e cuore dell’azienda restano, pero’, in Calabria. “E’ un punto di forza non un punto debole, proprio perche’ nella regione non c’e’ praticamente nulla e si puo’ inventare di tutto”, assicura Rossi.