L’olio d’oliva conosciuto anche come oro verde, è alla base della piramide alimentare e della dieta mediterranea e si ricava dalla spremitura meccanica delle olive, frutto appartenente alla specie Olea europaea. In Calabria la vasta presenza di ulivi è documentata nella storia sin dal tempo dei greci, quando la pianta giunse per la prima volta nell’Italia meridionale importata dall’Asia Minore.
Alberi sempre verdi e longevi, gli ulivi fanno parte del paesaggio agrario calabrese da secoli. La raccolta delle olive, come ci insegnano e tramandano i nostri antenati, viene effettuata nel periodo autunnale di ottobre – novembre e può essere effettuata sia con mezzi meccanici o, come veniva eseguita sin dai tempi antichi per brucatura o per caduta spontanea delle olive sulle reti. Grazie all’esperienza secolare che possiede in questo ambito, la Calabria si ritrova tra i primi posti della classifica dei produttori italiani di olio.
In Calabria, vengono prodotti 3 oli Dop:
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Brutio;
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Lametia;
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Alto Crotonese.
Ognuno di questi possiede caratteristiche differenti per sapore e densità, ma tutti e 3 tengono alto il nome della Calabria.
Dop Brutio: Quest’olio viene prodotto nella fascia della Sibaritide, delle colline prepolliniche, della valle del Crati e delle colline joniche presilane. Il prodotto finale possiede un colore giallo dorato intenso e con delicate nuance verdoline. È un olio leggermente fruttato che ricorda sin dal primo assaggio sia le erbe balsamiche che la mandorla. Amaro e leggermente piccante, il Brutio risulta essere un olio equilibrato.
Dop Lametia: Prodotto in provincia di Catanzaro, quest’olio delicatissimo presenta un colore giallo dorato intenso. Fruttato e di media intensità, rilascia sul palato note armoniche di pomodoro ed erbe di campo.
Dop alto crotonese: Prodotto nei comuni di Castelsilano Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Savelli e Verzino, quest’olio d’oliva si presenta morbido rispetto ai due precedenti, con note delicate di frutta secca ed eleganti sentori vegetali.