Lo zafferano è una spezia molto nota e pregiata che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. Annoverato tra le spezie più costose del mondo, è originario della Grecia o dell’Asia Minore e fu coltivato per la prima volta in Grecia. Oggi viene coltivata soprattutto nella zona asiatica dell’Iran e, in Europa, in Spagna e in Grecia. Ma da circa un quinquennio viene coltivato anche in Calabria, a Reggio per la precisione, presso l’Azienda Agricola Orfei, situata sulle colline di Motta San Giovanni, che si estende attualmente su circa tre ettari di terreno. Si tratta di una giovane impresa a conduzione familiare che si occupa in prevalenza della produzione di zafferano. Risulta essere l’unica azienda del settore presente in provincia di Reggio Calabria, è in fase di espansione e oltre lo zafferano produce fichi, mandorle, olio e vino, utilizzando tecniche di lavorazioni che si tramandano negli anni, per migliorare le produzioni nel rispetto dell’ambiente.
Dopo un periodo di sperimentazione durato cinque anni, durante il quale sono state messe a punto tecniche colturali di adattamento e di miglioramento del prodotto, possiamo affermare che lo Zafferano di Motta San Giovanni è un prodotto dalle ottime qualità organolettiche, paragonabile a quello prodotto nelle più rinomate zone italiane particolarmente vocate a questa coltura. La lavorazione della spezia avviene manualmente. Per questo lo zafferano è così caro: per fare un Kg di zafferano è necessario raccogliere 150 000 fiori e occorrono circa 500 ore di lavoro.
Lo zafferano puro è di colore rosso vivo, non deve avere puntini bianchi e non deve essere troppo umido. Per mantenere il suo aroma intatto, va conservato in un posto buio e asciutto.
Bisogna diffidare da spezie simili ma di colore diverso (giallo senape, per esempio): si tratta di curcuma o cartamo, molto meno pregiate poiché non hanno odore né sapore.
Va vediamo quali sono le sue tante proprietà benefiche
Oltre a rendere gustosi e saporiti i più diversi piatti, la polvere di zafferano è una miniera di sostanze preziose per l’organismo. Contrasta l’invecchiamento: essendo lo zafferano uno dei più potenti antiossidanti, contrasta i radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Favorisce le funzioni digestive: stimola l’apparato digerente, aumentando la secrezione di bile e di succhi gastrici. Per questo è molto usato anche nella preparazione di liquori digestivi. E’ efficace contro gli stati depressivi: il colore giallo nella cromoterapia è sinonimo di serenità, perché stimola l’ipotalamo regalando benessere. Sembra che anche ingerendo cibi gialli si ottenga lo stesso effetto. E’ un afrodisiaco antico e moderno: già utilizzato dalle divinità greche per risvegliare l’energia sessuale, oggi è stato confermato che lo zafferano stimola la produzione di ormoni che tonificano la sfera sessuale, mentre gli antiossidanti migliorano la circolazione. Zero calorie: pur regalando sapore ad ogni piatto a cui viene mescolato, non aggiunge grassi né calorie e inoltre stimola il metabolismo, prevenendo anche le infezioni intestinali.
L’uso dello zafferano in cucina spazia dall’antipasto al dolce ma le combinazioni migliori si hanno con il riso, i crostacei, i frutti di mare, le carni in umido e le salse delicate. In questi casi il gusto dello zafferano arricchisce, colora ed esalta i sapori. Solitamente questa spezia va aggiunta a fine cottura, altrimenti perde il suo sapore e il suo profumo; bisogna prestare particolare attenzione anche al dosaggio: per tre/quattro persone è sufficiente una bustina da 0,15 grammi. In alcuni casi (nei piatti in umido, per esempio) è possibile aggiungerlo fin dall’inizio della cottura, stemperandolo però in acqua.
I piatti preparati con lo zafferano si abbinano solitamente a vini bianchi frizzanti e di buona struttura o a rossi morbidi e non troppo tannici, che altrimenti esalterebbero solamente la nota amara dello zafferano.