A Trebisacce, presso l’ Istituto Aletti si è tenuta la prima edizione “Aletti Incontra Le Eccellenze del territorio-2016/2017”, un incontro dedicato alla valorizzazione delle Eccellenze Calabresi . Quando la cucina fa spettacolo che quest’anno ha premiato lo chef Luigi Ferraro eccellenza di fama internazionale, insignito del titolo di Ambasciatore della Buona Calabria.
La serata si è divisa in due momenti : il primo in Aula Magna, per la consegna del premio e un secondo nel giardino della scuola per lo show cooking che ha visto il nostro ospite impegnato nella realizzazione di un piatto, con alimenti e ingredienti prettamente del territorio Calabrese.
I relatori hanno valorizzato i prodotti Calabresi in un viaggio gastronomico e culturale di gusti e sapori tutto da scoprire. Vini, oli, formaggi che nascono dalla natura e crescono con l’uomo in una vasta varietà di ambienti geologici caratteristici. La valorizzazione del territorio e la conseguente promozione turistica -si legge su Alvolonews.it- vengono perseguiti attraverso un’ottica orientata al concetto d’ immagine coordinata quale strumento capace di consolidare e salvaguardare quel “genius loci”, il senso di appartenenza che permette ai cittadini in primo luogo: di conoscere poi apprezzare e rispettare gli aspetti naturalistici, storici e culturali del luogo in cui vivono.
Ferraro, chef di fama internazionale che esporta nel mondo le capacità e le unicità gastronomiche calabresi, ha cosi spiegato la passione per il proprio lavoro. “Il nostro è un lavoro che bisogna amare, bisogna sentirselo addosso, è fatto di sacrificio e dedizione. A un quattordicenne che vuole intraprendere questa carriera direi di farlo solo se pensa di voler fare grandi sforzi per accontentare gli altri. Perché la maggiore gratificazione per uno chef è vedere un cliente soddisfatto. È un lavoro di grande responsabilità: la scelta delle materie prime, la conservazione, la cottura devono consentire di servire qualcosa di buono ma, anche, di sano e igienicamente sicuro. Bisogna saper amalgamare questi elementi, e bisogna saper viaggiare con la fantasia, rimanendo un po’ bambini. Bisogna saper inseguire il nuovo senza mai dimenticare il vecchio. E per questo ci vuole passione. La novità va cercata, senza mai perdere d’occhio le radici”.