Mancano pochi giorni a Pasqua, doveroso ricordare le varie tradizioni, i diversi riti religiosi, che si tramandano da generazioni in Calabria. Città, ma anche paesi, ognuno con una storia differente da ricordare.
La Naca è la processione religiosa che si svolge il Venerdì Santo a Catanzaro ed in altri centri calabresi. Al centro della processione c’è la naca termine dialettale che deriva dal greco nachè che significa culla, nella quale è adagiato il corpo di Gesù. La processione si attiene a delle vere e proprie regole, tramandate nei secoli, come ad esempio la formazione della processione, gli abiti, le croci e la presenza di fedeli che indossano gli abiti di Santa Rita da Cascia e di S. Antonio da Padova.
I portatori sono rigorosamente scalzi ed alcuni hanno una fascia nera, in segno ovviamente di lutto per la morte di Cristo. Funerei e suggestivi i suoni delle trombe e dei tamburi. La processione infonde un messaggio, in sintonia con il tempo liturgico, che invita a rinnegare se stessi, a prendere la croce e a seguire il Cristo sofferente, l’Agnello immolato che toglie il peccato dal mondo.
Le origini del culto risalgono al medioevo, alcune ipotesi datano le prime processioni intorno all’XI secolo, periodo in quale la naca veniva trasportata da contadini e artigiani e in seguito dai rappresentanti delle corporazioni dei mestieri. Attualmente il trasporto è affidato ai rappresentati delle forze dell’ordine, ultimamente ai vigili del fuoco.
La Naca ha la tipica forma di una culla allungata ornata di damaschi e seta e attorniata da fiori. Agli estremi della culla ci sono quattro o piùangeli in cartapesta, che tengono in mano i simboli della Passione, alle spalle una grande croce illuminata.
Il corteo si snoda nelle vie del centro storico cittadino, la culla viene preceduta dagli stendardi, gonfaloni e croci di penitanza delle Confraternite cittadine:dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, dell’Immacolata del Carmine e del Rosario. A seguire sono portate la croce bianca del Carmine, rossa del San Giovanni, nera del Rosario, celeste dell’Immacolata. Ancora dietro seguono gli ordini religiosi, poi la naca, l’Addolorata e per finire i fedeli.