In Calabria è nata una nuova rete fondamentale per lo sviluppo della regione, dove al centro vi è la nocciola. L’atto costitutivo dell’iniziativa denominata “Calabria in Guscio” che concretizza il progetto per la produzione di nocciole voluto dalla Cia Agricoltori Italiani della Calabria è stato firmato nei giorni scorsi a Cosenza.
Secondo alcuni dati rivelati di recente, la produzione calabrese di nocciole si aggira sugli 8.500 quintali annui, ed in questo contesto per la Calabria potrebbero aprirsi importanti scenari di sviluppo sia per quanto riguarda le attività del settore, sia per quanto riguarda il recupero di una buona porzione del territorio agricolo attualmente non utilizzato.
“Questa rete – si legge in un comunicato– andrà a sottoscrivere il contratto di filiera con il colosso internazionale Ferrero e le nocciole calabresi saranno utilizzate per la realizzazione di prodotti della multinazionale a base del pregiato frutto in guscio. L’obiettivo di Cia Agricoltori Italiani della Calabria parte da lontano e dopo un’attenta programmazione sta giungendo alla concretizzazione”.
Durante la sottoscrizione dell’atto, in presenza del notaio, hanno presenziato il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Calabria Nord Luca Pignataro, il direttore Davide Vena, Franco Belmonte direttore di Cia Agricoltori Italiani della Calabria e Mario Caligiuri, in rappresentanza dell’Azienda Torre di Mezzo, partner del progetto, insieme alla società Kalnut, capofila della rete.
Nei mesi scorsi l’azienda Ferrero, multinazionale del settore dolciario proprietaria di decine altri marchi conosciuti che utilizzano il prodotto, ha avuto i primi contatti con alcune realtà del settore in Calabria. In particolare, l’azienda secondo quanto prospettato in quella occasione ha l’intenzione di realizzare nella regione 500 ettari di noccioleto allo scopo di incrementare la produzione di materia prima che attualmente in gran parte proviene dalla Turchia.