Dai dati forniti dall’Anbsc (Agenzia Nazionale Beni Sequestrati alla Criminalità), sono ben 1771 i beni immobili sequestrati alla criminalità organizzata. Il 24 per cento di questo patrimonio è costituito da terreni agricoli, che occorre valorizzare perché danno lavoro a soggetti disagiati, disabili o che hanno un passato che il lavoro riesce a far dimenticare. Tutto questo si concretizza attraverso cooperative come Libera Terra, Fattoria la Casa di Nilla, La casa del Benessere e altre che operano sul nostro territorio. Non a caso abbiamo citato quelle che sono attive in Calabria, perché proprio queste, insieme al Consorzio Macranè, Giovani di Vita, Demetra Onlus e I-Chora, porteranno i loro prodotti alla “Fiera di Vita in Campagna”, che si sta svolgendo al Centro Fiera del Garda di Montichiari (Bs).
Una fiera dove piccoli produttori, artigiani e fattorie sociali, espongono le loro prelibatezze, frutto del lavoro della terra. Quest’anno nel padiglione “Origine”, dedicato alle piccole produzioni tipiche, è protagonista la Calabria con uno spazio dal nome significativo: “I semi della Legalità”. Agrumi, ortaggi, miele, peperoncino e salumi, sono i variopinti testimoni della legalità calabrese. Ieri si è svolto anche il convegno dal titolo “Fattorie sociali, che fine hanno fatto i decreti attuativi?”, che ha cercato di fare il punto sulla legge numero 141 del 18 agosto 2015, sull’agricoltura sociale, ancora ferma in attesa delle misure applicative.