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Il caviale calabrese: la Sardella di Crucoli

Nel cuore della Calabria, In provincia di Crotone sorge una località chiamata Crucoli, piccolo borgo rinomato in tutta la regione per la produzione della famosa e ricercata Sardella.

Pochi sanno precisamente cosa sia questo prezioso oro calabrese che ancor oggi rappresenta il cibo per eccellenza che identifica questo piccolo paese. Con una tecnica di lavorazione antichissima tramandata da generazioni a generazioni, la Sardella è l’unione armoniosa tra terra e mare, un gusto inconfondibile creato dal matrimonio tra il pesce, il peperoncino rosso di Calabria rigorosamente in polvere, il sale ed il finocchietto selvatico.  La Sardella a base di neonata di sardine è senza alcun dubbio la più piccante saporita ed aromatica conserva ittica di tutto il panorama mediterraneo.

Per produrre quest’antica conserva, si seguono le regole classiche che risalgono a diversi secoli fa e che prevedono l’utilizzo di neonata freschissima (di sarde) pescata nel periodo febbraio-aprile, lavata con acqua dolce e posta ad asciugare in cesti con un po’ di sale. Il passaggio successivo, fondamentale, è la salagione: si creano strati alterni di sardella e sale nei salaturi di creta insieme a cime di finocchio selvatico silano.

Dopo una stagionatura di 6-7 mesi, il tutto viene impastato a mano con sale, abbondante peperoncino in polvere e semi di finocchio selvatico. Proprio dopo questo passaggio, si ottiene la rinomata mousse dal colore rosso acceso, ottima da gustare come antipasto, spalmata sul pane con olio d’oliva o per condire la pasta.

Da più di un quarto di secolo a Crucoli, ogni anno, nella seconda domenica di agosto, il paese si riunisce per dar vita alla Sagra della Sardella, evento enogastronomico che vede la partecipazione di gente proveniente da ogni angolo della Calabria pronta ad assaporare la Sardella in svariati modi.