di Marina Malara – Passione per il proprio lavoro, amore per la propria terra, orgoglio per i risultati raggiunti. Tutto questo emerge in tutta la sua evidenza parlando con Filomena Greco, avvocato e titolare dell’azienda Cantine iGreco di Cariati (Cs), assieme agli altri 6 fratelli, tra cui un’altra donna. Lei è la responsabile del marketing, settore che oggi, ci spiega, ha un ruolo fondamentale nella diffusione della conoscenza dei prodotti calabresi. “Il loro valore intrinseco è indiscutibile ma devono essere assolutamente valorizzati, specifica Filomena, anche se a volte siamo noi calabresi stessi a non capirlo. Per questo motivo dobbiamo saperci descrivere e presentare, per farci conoscere e raggiungere i giusti traguardi”. E di traguardi la Cantina iGreco ne ha raggiunti tanti, come l’ultima sfilza di premi nazionali che ha ottenuto. Nominiamo i più recenti come i due riconoscimenti importanti al concorso del X Salone dei vini meridionali “Radici del Sud”, kermesse che celebra e premia le migliori realtà vitivinicole delle cinque regioni del Sud Italia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Campania, che si è svolta dal 9 al 15 Giugno presso la Masseria Corte di Torrelonga alle porte di Bari. I vini in concorso sono stati complessivamente 380, suddivisi in 21 categorie, in base ai vitigni di produzione, giudicati da 2 giurie, una nazionale ed una internazionale, composte da 32 tra operatori, buyer, wine export e giornalisti di settore italiani ed esteri. I premi sono andati ai primi due vini che hanno ottenuto il punteggio migliore dalle 2 giurie. Nella categoria dei “Gaglioppo”, per la giuria internazionale, iGreco si è aggiudicato il premio con il rosso “Catà 2012 – Calabria IGP”, mentre nella categoria mista “Rosati del Sud”, sul podio ancora la cantina di Cariati, con il “Savù 2014 – Calabria IGP”, rosato ottenuto sempre da Gaglioppo. Lo scorso 10 luglio ancora un premio per il Gran Cuveè Millesimato Rosè iGreco, proclamato Miglior Rosato 2015 a Drink Pink, l’evento di Città del Gusto targato Gambero Rosso, dove grazie ai voti di numerosi sommelier ed addetti ai lavori, che si sono sommati a quelli del web, è stato proclamato il rosato dell’anno. Il bollicine calabrese millesimato, che poche settimane fa era stato protagonista in azienda a Cariati per le operazioni di sboccatura e tirage, ha ammaliato i presenti che lo hanno proclamato vincitore con un vero e proprio plebiscito. Ma iGreco è anche olio extra vergine di oliva di eccelsa qualità, anche questo pluripremiato ad esempio con la Sirena D’Oro che selezione i migliori oli extravergine di oliva nazionali. “L’olio in Calabria lo diamo per scontato. Chi di noi non ha un amico che ce ne regala un po’ ogni anno!, sorride Filomena Greco, ma dobbiamo comprendere che il nostro olio è straordinario e dobbiamo valorizzarlo in tutti i modi ad esempio scegliendo di consumare esclusivamente quello calabrese. Lo stesso discorso vale per il vino. Abbiamo cantine di altissimo livello e non parlo solo della mia. Eppure ci sono ristoranti e locali calabresi che non vendono il vino della propria terra!! Questo non va bene perché è fondamentale innescare un circuito virtuoso all’interno del nostro stesso territorio se vogliamo crescere. Oggi come cantine iGreco possiamo dire che la strada intrapresa della ricerca della qualità nel mantenimento della tradizione e del legame al nostro territorio si sta dimostrando quella giusta e ciò può solo renderci felici; farsi ambasciatori del senso della Calabria nel panorama vinicolo è impegnativo, ma è un traguardo che vogliamo raggiungere anche per la nostra terra. Purtroppo dobbiamo combattere con difficoltà che ancora non sono state superate come il costo eccessivo dei trasporti a causa della carenza delle infrastrutture e come l’accezione negativa che il nostro brand Calabria continua ad avere in Italia e nel mondo. Non è facile smentire i luoghi comuni, ma non ci arrendiamo. Vogliamo dimostrare che l’imprenditoria buona in Calabria non solo c’è ma è anche tanta e diffusa, pronta da eccellere. Noi all’estero vendiamo dal 65 al 70% della nostra produzione e questo la dice lunga sulla qualità del nostro prodotto. Sono i calabresi che devono guardare meglio in casa loro e amarsi un po’, anzi molto di più”.
