Il Caprino dell’Aspromonte vanta un sapore dolce e acidulo, che diventa piccante nella versione stagionata. È ottimo da servire come antipasto, a fianco di pregiati salumi calabresi, olive verdi schiacciate o degustazioni di conserve sott’olio. Questa tipologia di formaggio è incredibilmente buona anche affiancata da frutta o miele e si adatta anche alla preparazione di primi piatti o insalate.
La Calabria vanta un patrimonio enogastronomico tanto vasto quanto antico, ricco di tradizioni culinarie che tramandate da generazioni vengono portate avanti ancora oggi soprattutto nei piccoli e suggestivi borghi calabresi.
Non solo ‘Nduja e capocollo: la Calabria vanta una tradizione antichissima anche per quanto riguarda la produzione di formaggi e latticini di vario genere, prodotti tipici che negli anni hanno reso famosa questa regione sia a livello nazionale che a livello internazionale. Uno dei formaggi che vanta un’antichissima produzione e il Caprino dell’Aspromonte, un formaggio che ancora oggi viene realizzato secondo i metodi e le tradizioni antiche da famiglie che portano avanti un’arte donatagli dai nonni.
Il Formaggio di capra dell’area reggina, denominato caprino dell’Aspromonte, è prodotto da con latte di capra intero crudo rigorosamente proveniente da capre d’Aspromonte, una razza autoctona dell’area grecanica. Una delle particolarità vantate da questa tipologia di formaggio riguarda la salatura, infatti secondo un’antica metodologia di realizzazione del caprino d’Aspromonte, questo formaggio deve essere salato a secco e stagiona per un breve periodo di massimo 20-30 giorni.