Tra le tradizioni che, da tantissimo tempo, si tramandano in occasione della Pasqua c’è quella di decorare le uova .
Dipingerle insieme ai bambini è un rito che tanti genitori si concedono come pretesto per condividere dei momenti importanti con i loro figli.
Ci sono varie tecniche che permettono di conferire “varietà cromatiche” alle uova, ma c’è da privilegiare i metodi naturali.
In teoria sarebbero già disponibili in commercio, ma è preferibile affidarsi a metodi fai da te.
Facile capire che l’arancione può essere ricavato, ad esempio, da carote e dalle arance, il blu dai mirtilli.
Ma ci sono due colori più calabresi di altri: il giallo ricavabile dalla buccia di qualsiasi agrume (e il bergamotto è uno di questi) e il viola della cipolla di tropea.
Come fare? Si mette a bollire l’uovo (preferibilmente bianco) unitamente allo strumento attraverso cui donargli il colore (esempio buccia del frutto o cipolla stessa) e con l’ausilio di mezzo bicchiere di aceto.
L’uovo che, dopo un quarto d’ora circa, sarà diventato sodo avrà assunto il colore del colorante scelto.
Per rendere i colori più accesi, poi, è consigliabile lucidarle con dell’olio d’oliva.
Chi ha più fantasia potrebbe successivamenet attorcigliare lo spago attorno alle uova e ri immergelo in un recipiente in cui il colorante naturale scelto ha una tonalità più scura, donando l’effetto che si preferisce a propria scelta.