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Anuga: l’olio d’oliva biologico calabrese conferma il suo successo

“Anuga” è il mercato globale e trend setter per cibo e bevande ogni due anni. Circa 160.000 visitatori provenienti da 192 paesi hanno partecipato Anuga a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015. “Anuga è ineguagliabile come una piattaforma di business e le informazioni per l’industria alimentare mondiale”, ha detto Gerald Böse, Presidente e Chief Executive Officer di Koelnmesse. “Ancora una volta quest’anno, ha chiaramente sottolineato la sua posizione di fiera internazionale.” Anuga 2015 ha presentato oltre 7.000 espositori provenienti da 108 paesi. La quota di espositori esteri è stata 89 per cento e la quota di visitatori stranieri è stata del 68 per cento. Gli espositori sono stati particolarmente colpiti dalla qualità dei visitatori. Decisionali buyer provenienti da commercio e del settore food service assicurato che la fiera ha preso un corso dinamico.
Anche quest’anno i visitatori sono stati in grado di testare migliaia di alta qualità e prodotti innovativi. Tra questi, lo stand “CALABRIAOLI”, per cinque giorni, è stato ben frequentato, con una piattaforma comunicativa, innovativa e internazionale e punto centrale per tanti contatti di business. Confermata la formula e l’efficacia degli incontri d’affari tra produttori e buyer internazionali, giunti da USA, Giappone, Germania, Brasile, Danimarca, Croazia, Slovenia e molti altri paesi. La dimensione di “Anuga” si afferma sempre di più: “Questa è una grande vetrina internazionale – ha notato Massimino Magliocchi, presidente dell’Associazione Olivicola Cosentina- per far conoscere l’olivicoltura calabrese, la sua cultura e la cultura del mangiar sano.”
Le origini antiche della diffusione dell’olivo sul territorio e il tramandarsi della tradizione nelle pratiche colturali hanno determinato una diffusione importante della coltura dell’olivo in Calabria e ha consentito lo sviluppo di varietà autoctone. La Calabria ha un forte grado di ruralità, realtà pressoché unica che caratterizza la Calabria, e propone una forte correlazione tra territorio e produzione agricola. La caratteristica unicità e relazione tra territorio e olio di oliva il fatto che la coltura dell’olivo sia tradizione consolidata e diffusa in modo omogeneo nella regione Calabria è confermato dal fatto che nonostante le differenti tipologie di cultivar e la polverizzazione delle aziende calabresi, nella quasi totalità di queste esiste un appezzamento, anche piccolo, destinato alla produzione di olivo, evidenziando un legame viscerale esistente tra la pianta dell’olivo e le persone e la Calabria, per le peculiarità culturali, sociali, storiche che esso rappresenta. L’obiettivo, del progetto “CalabriaOli” è quello di proporre una vera e propria riscoperta geografica del gusto assaporando l’olio Biologico delle aziende calabresi che rappresenta un patrimonio unico di storia, tradizioni, paesaggi e lavoro integrando i territori della provincia di Cosenza e della Calabria olearia.