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Alleanza Slow Food dei Cuochi. A Reggio vi entrano gli chef Cogliandro e Dascola con una cena evento

Non una semplice cena ma un primo passo verso una nuova sfida da condividere.
Un importante impegno da parte di Filippo Cogliandro e Giovanni Dascola, chef del ristorante L’Accademia Gourmet, che entrano a far parte dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi. L’evento verrà celebrato con una cena e un’assemblea dei soci organizzate dalla Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica, giovedì 28 aprile presso il ristorante L’Accademia Gourmet di Reggio Calabria. Il menù è previsto anche per celiaci.  L’appuntamento è aperto a tutti: soci, non soci, aspiranti, simpatizzanti, familiari, amici. Ma che cos’è l’Alleanza Slow Food dei Cuochi? Una rete di cuochi che difende la biodiversità alimentare in tutto il mondo. Oltre 400 cuochi di osterie, ristoranti, bistrot, cucine di strada – in Albania, Italia, Olanda, Marocco e Messico – sostengono i piccoli produttori custodi della biodiversità, impiegando ogni giorno nelle loro cucine i prodotti dei Presìdi, dell’Arca del Gusto e gli ortaggi, i frutti, i formaggi, prodotti localmente.

I cuochi si impegnano a indicare nei menù i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro. I cuochi dell’Alleanza viaggiano, si incontrano, partecipano a eventi, cucinano insieme.

Il progetto dell’Alleanza è nato in Italia nel 2009 e oggi si è diffuso in Marocco, Olanda e Messico.

I cuochi hanno storie, cucine, profili molto differenti fra loro ma condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali. Possono svolgere la propria attività nelle cucine di ristoranti di ogni genere: bistrot, locande, alberghi a domicilio o anche in contesti informali come mercati e cucine di strade. Possono inoltre aderire all’Alleanza cuochi che propongono qualsiasi tipo di cucina: etnica, fusion, creativa, …

L’importante però è che ricerchino sempre materie prime di qualità (locali, sostenibili e di stagione), che sappiano raccontare l’origine dei prodotti che scelgono e che conoscano i produttori dai quali si riforniscono (che devono essere attenti all’ambiente, al paesaggio e al benessere animale).

Senza materie prime di qualità non può esistere il progetto dell’Alleanza Slow Food. I cuochi infatti si impegnano a utilizzare nella loro cucina il maggior numero di prodotti  buoni, puliti e giusti; i prodotti possono essere legati a progetti Slow Food (e dunque Presìdi, Arca del Gusto, comunità del cibo, Mercati della Terra, …) oppure possono provenire da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. In particolare, i cuochi cercano di inserire almeno tre prodotti dei Presìdi nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando sul menù il nome del produttore che li ha forniti, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro.

I prodotti dei Presìdi e dell’Arca, in particolare, sono segnalati con i loghi dei progetti. Se nel paese non esistono Presìdi, è necessario che sia presente una rete riconosciuta di comunità del cibo o produttori locali con il quale il cuoco collabora regolarmente.